Alessandro-Barchiesi

Barchiesi

Roma – Da anni punto di riferimento per moltissimi piloti,istruttore di varie scuole rally , collaudatore delle maggiori case costruttrici di pneumatici ,una vita dedicata ai rally o meglio a motori.L’inizio della sua attività agonistica ha inizio nei primi anni 80. La sua carriera è stata per diverse stagioni legata al gruppo Fiat dapprima con la piccola A112 Abarth con la quale si aggiudicò il titolo gruppo N in 5^zona,in seguito alla Ritmo 130 Abarth e Fiat Uno con la quale per una serie di circostanze,certamente non dovute a lui, non è riuscito a fare il salto di qualità del professionismo.
Alessandro Barchiesi ha avuto la soddisfazione di partecipare al Trofeo Fiat Uno turbo classificandosi al terzo posto e proprio sul finire degli anni 80 che ha la possibilità di mettersi in luce con la Lancia Delta una vettura che ha lasciato nel suo cuore segni indelebili,è stato uno dei primi piloti laziali a mettersi in mostra nei campionati maggiori con grandi soddisfazioni con la Lancia Delta hf.

D: Con la Regina dei Rally hai partecipato a varie gare tra cui rally importanti che segno ti ha lasciato?
R:Il segno che la Regina ha lasciato in me è di quello che si può paragonare ad un tatuaggio,te lo porti sulla pelle tutta la vita.

D: Hai vinto con la Lancia Delta tre gare in un’epoca che tutti la davano per finita ti ha lasciato qualche soddisfazione?
R:Certo che il periodo era quello del tramonto perché ormai la Subaru con l’Impreza e la Ford con l’Escort, si stavano impossessando di quel dominio che per quasi un decennio era stato terreno di caccia solo ed esclusivamente della Lancia con la Delta in tutte le Sue versioni, però nonostante tutto se guidata e capita nelle sue reazioni a volte scorbutiche ti accompagnava in delle imprese che potevano risultare storiche.

D:Hai guidato tutte le varie evoluzioni della Lancia Delta, dacci delle spiegazioni in merito.
R:Innanzitutto bisogna dire che la Delta è stata omologata sia in gr.N che in gr.A.
Anche se apparentemente simili esteticamente due cose completamente diverse, la prima a corto di cavalleria con un sottosterzo esagerato che non veniva supportato da un sovrasterzo in aiuto, se parliamo di asfalto, la cosa migliorava se su fondi con poca aderenza o meglio sulla terra.
Riguardo la versione gr.A un’altra storia!!!
Il concetto di base all’inizio con la 4WD molto performante, molta trazione, molta potenza scaricata a terra, ma nervosa perché avente un passo non lungo e una carreggiata non esagerata. Sulla onda di questa esperienza tutti i modelli con l’Integrale sono sempre cresciuti in larghezza di carreggiate e di conseguenza di parafanghi, fino a creare una delle più belle vetture da corsa e non del mondo ancora oggi!!!!

D: Sei stato uno dei pochi piloti laziali a correre fuori casa come mai?e come è stato l’impatto?
R:Presto detto ho avuto dei Maestri, dei quali non ho mai messo in discussione gli insegnamenti, che una volta appurato che potevo essere un Veloce mi hanno detto ora vediamo tra Quelli che fanno sul serio fuori del proprio orticello e vediamo se sono rose roseranno!!!!
L’impatto se proprio devo dirlo è stato traumatico: 1°finale ad Imperia nel 1982 con la mitica A112 in mezzo ad una trentina di Stratos,131,Kadett e via discorrendo.
Mi ricordo alle verifiche io e il Socio ci siamo guardati e abbiamo detto ma dove andiamo noi stasera? Senza battere ciglio abbiamo concordato che non avevamo nulla da perdere contro quei mostri, e se noi eravamo lì come finalisti qualcosa voleva dire, quindi la strategia fu gas sempre giù dall’inizio alla fine !!!

D: Si dice “Non si è mai profeti in Patria” ed invece tu hai vinto con la Delta a casa tua, al Rally di Roma 1996 davanti al tuo pubblico e davanti proprio ad un’altra Deltona.. Come è stata questa vittoria?
R:Bello!!!! Rivoltare i pronostici è sempre stata una cosa che mi ha caricato oltre misura specie quando a vincere per la 2°volta il Rally di casa tua davanti a tutti contro uno che pensava di portarsi la vittoria da casa per giunta con una Escort che faceva fiamme e fuoco.
L’importante che prima che facesse le fiamme vere fosse dietro!!!!

D: consiglio ad un giovane che si affaccia al mondo dei rally?
R:Di stare attento a chi ha intorno!!!!IMPORTANTISSIMO

D:Una promessa della 7^zona?
R:Vedo bene con un bel potenziale Pagnozzi e Vanigioli

D:Una breve sintesi della partecipazione alla Parigi Dakar?
R:La sintesi per un avventura del genere sarebbe troppo facile parlare di qualche argomento a discapito di un altro, comunque un esperienza che io ho avuto la fortuna di fare che ti crea un bagaglio d’esperienza,con tutto quello che ti succede, che penso ci vorrebbero forse qualche centinaio di rally.

D: Se la Lancia tornasse a disputare il Mondiale Rally con una Nuova Delta, saresti disposto, con il tuo bagaglio conoscitivo acquisito con gli anni di fare il Tester per una squadra ufficiale?
R:Bah che dire non si chiama Nuova Delta ma Grande Punto, non è Lancia ma Fiat, la minestra mi sembra molto simile.
Il problema secondo me è un altro a livello gestionale, una volta la Lancia era condotta da un Generale che sapeva come muovere i suoi soldati, cosa che oggi secondo me se la sognano cascano dal letto!!!ahahahah
Io che ho avuto la possibilità di fare da passeggero per un breve tratto su una Grande Punto posso affermare che c’è molto di Delta all’interno,certo con venti anni di tecnologia in più, ma il manuale d’officina della Delta durante la progettazione e la costruzione della Punto è stato sfogliato abbondantemente, quindi penso che mi ci vedrei bene a fare il Tester!!!

Inviato da Antonio Arcese il 26/6/2009 22:00:33

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